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Un viaggio tra storia e natura nel cuore del Parco del Valentino a Torino

Scopri il Parco del Valentino a Torino: un viaggio tra storia, natura e architettura che racconta secoli di trasformazioni e bellezze.
Appena oltrepassato il traffico cittadino di Torino, ci si ritrova immersi in un’oasi di tranquillità e bellezza: il Parco del Valentino. Questo luogo affascinante non è solo un rifugio verde per chi cerca pace e relax, ma è anche un testimone silenzioso della storia e della cultura torinese. Tra giardini romantici, il maestoso Castello del Valentino e il pittoresco Borgo Medievale, ogni angolo del parco narra storie che si perdono nei secoli. Non serve un biglietto per entrare in questo mondo incantato, basta una passeggiata lungo il Po per scoprire un luogo dove natura e architettura convivono in perfetta armonia.
Storia e origini del Parco del Valentino
Il nome del Parco del Valentino affonda le sue radici nel Medioevo, con il primo documento che lo menziona nel 1272 come Valentinum. Diverse teorie circondano l’origine del nome, tra cui quella legata a una cappella dedicata a San Valentino.
Il Castello del Valentino e il suo sviluppo
Il parco ha visto un’evoluzione significativa nel corso dei secoli. Nel Cinquecento, i Birago posero le basi per quello che sarebbe diventato il Castello del Valentino. Successivamente, Cristina di Francia trasformò il castello in una residenza regale nel Seicento. Durante l’Ottocento, grazie a un concorso vinto dal giardiniere Jean-Baptiste Kettmann, il parco fu progettato ispirandosi ai giardini inglesi, senza viali dritti o siepi geometriche.
Le grandi Esposizioni e il Borgo Medievale
Le Esposizioni tra Ottocento e Novecento hanno arricchito il parco di nuove attrazioni. Nel 1884, il Borgo Medievale fu creato come scenografia per l’Esposizione Generale Italiana. Questo villaggio in miniatura riproduce fedelmente l’architettura medievale piemontese e valdostana, offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo. Nel 1898, durante un’altra esposizione, furono aggiunti la Fontana dei Mesi e il Villino Caprifoglio.
Le bellezze naturali del parco
Il Parco del Valentino si estende per oltre cinquecentomila metri quadrati, offrendo ai visitatori un’ampia varietà di paesaggi. Il Giardino Roccioso e il Roseto sono due delle sue gemme più preziose, ideali per una visita in primavera. L’Orto Botanico, fondato nel 1729, è un altro luogo di grande interesse, con serre che ospitano piante tropicali e succulente.
Come arrivare e cosa fare al Parco del Valentino
Il Parco del Valentino è facilmente raggiungibile sia in auto che in bicicletta, con parcheggi disponibili nelle vicinanze. All’interno del parco, non mancano punti ristoro dove fermarsi per una pausa. Chi ama l’avventura può noleggiare una bicicletta o un risciò per esplorare i viali ombreggiati. L’ingresso al parco è libero, permettendo a chiunque di godere delle sue bellezze senza restrizioni di orario.
Il Castello del Valentino e il suo ruolo odierno
Oggi, il Castello del Valentino ospita la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, continuando a essere un simbolo di eleganza e storia per la città. Le sue torri e i tetti in ardesia creano un’immagine da favola, unendo passato e presente in un unico scenario.
Monumenti e sculture del parco
Tra i vari monumenti, spiccano la Fontana dei Mesi e il Monumento ad Amedeo di Savoia. La fontana, con le sue dodici figure femminili che rappresentano i mesi dell’anno, è un esempio di eleganza neorococò e gusto liberty. Il monumento ad Amedeo di Savoia celebra il coraggio del giovane duca durante la battaglia di Custoza, con dettagli che raccontano la storia della dinastia sabauda.
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