Africa
Un safari in Kenya ti cambia la vita: ecco perché
L’Africa porta con sé un grandissimo fascino; ecco alcuni consigli per la più bella esperienza nel continente: il safari
L’Africa, continente avvolto da un fascino segreto risulta essere spesso meta che attira diversi turisti europei. Il Kenya è una delle mete più gettonate dell’immenso continente africano, grazie alla vastità del suo territorio ma soprattutto per l’immensa offerta naturalistica che mette a disposizione.
La capitale del paese, Nairobi, resta una città vivissima, coloratissima e da visitare. Il punto forte del paese resta però il richiamo della foresta , tanto da spingere migliaia di turisti ogni anno a prendere parte a numerosi safaro
Le immense distese verdi del Masai Mara, la millenaria foresta Aberdare, i mistici laghi Nakuru e Naivasha sono solo alcune delle meravigliose attrazioni naturali che il Kenya offre. Ma cos’è veramente un safari?
Safari, cos’é e cosa devi sapere
Termine che proviene dallo swahili safara cioè viaggiare, racchiude in questo verbo un’ampissima rosa di significati. Il viaggio, la scoperta, l’avventura, il mondo e la natura sono solo alcune sfumature del termine. Ad oggi il Safari è inteso principalmente come un’attrazione turistica: un’avventura all’interno delle verdi pianure africane. A bordo di grossi mezzi a motore si parte da un punto di ritrovo comune e ci si addentra pian piano nella Savana.
L’esperienza è sensazionale: natura incontaminata, grossi animali selvaggi, paesaggi mozzafiato ed un mondo nascosto.
Quali mete per un safari
Il Kenya è un territorio vario e vastissimo. Ad enormi spianate verdi fanno da contraltare oasi lacustri e atolli incontaminati. Il Serengeti, il Masai Mara e il lago Nakuru con i suoi fenicotteri, sono le destinazioni principali che i turisti scelgono per addentrarsi nel cuore dell’Africa. Con un clima ideale tutto l’anno, l’unico periodo sconsigliato per questo tipo di viaggio è quello che va da aprile a maggio, quando la regione attraversa la cosiddetta stagione delle piogge. Subito dopo si apre invece uno dei momenti più suggestivi che l’ambiente africano può offrire: le migrazioni. Enormi mandrie di erbivori, tra cui gazzelle, giraffe, gnu, zebre con al seguito i grandi felini predatori si spostano verso le praterie del Masai Mara.
Cosa portare per un Safari
Parlando di aspetti pratici, ecco alcune cose fondamentali per organizzare il vostro safari africano:
Il visto: per viaggiare in Kenya avrete bisogno di un visto turistico dalla durata di 3 mesi
Vaccinazioni? Non c’è nessun obbligo di vaccinazione per accedere al paese, da alcuni viene però consigliata la profilassi antimalarica.
Antizanzare: Nelle zone più selvagge del paese, soprattutto dopo il tramonto, questi fastidiosi insetti si prendono la scena, risultando molto fastidiosi.
Abiti comodi: che siano di cotone o più pesanti, è importante avere con se l’abito giusto per le giuste necessità.
La macchina fotografica: che sia il telefono o qualsiasi altro dispositivo, scattare foto è fondamentale per rivivere in qualsiasi momento un’esperienza sensazionale.
Quanto costa fare un safari
Affrontare e pianificare un safari non è cosa da poco, soprattutto a livello economico. Un volo verso il Kenya può costare oltre i 300 dollari (in base alla stagione). In aggiunta a questo, una permanenza di circa dieci giorni omnicomprensiva, può arrivare a costare oltre 2000 dollari a testa. Non una vacanza low budget, ma un’esperienza che vi cambierà la vita.