Le 8 strade più pericolose e affascinanti da percorrere

Le strade “della morte” da attraversare solo per cuori impavidi.

Anche i più audaci troveranno difficili e pericolosi alcuni dei percorsi più estremi, caratterizzati da ripidi tornanti, pendenze estreme e tratti che si affacciano su burroni e canyon.

Queste strade, spesso soggette a frane e valanghe, sono molto rischiose e sconsigliate, a meno che non si viaggi su un veicolo 4×4 robusto con una guida esperta. Nonostante ciò, sono talvolta l’unico modo per raggiungere luoghi straordinari. Ecco le nove strade più pericolose al mondo, che si trovano in diverse parti del globo, dall’India all’Italia.

Strada delle 99 curve, Cina

Con i suoi 99 tornanti, è evidente quanto questa strada nel parco nazionale del Monte Tianmen, nella Cina centrale, possa essere pericolosa. Situata a quasi 2.000 metri di altitudine e tracciata attraverso le montagne, è adatta solo a guidatori esperti, poiché gli incidenti sono molto frequenti, soprattutto quando la strada diventa particolarmente ripida. Il rischio aumenta ulteriormente in caso di maltempo, e c’è anche il pericolo costante di terremoti.

Passo dello Stelvio, Italia

Le strade più pericolose del mondo non si trovano solo in Asia o in America Latina. Il Passo dello Stelvio, al confine tra Italia e Svizzera, ne è una testimonianza. Con circa 75 curve strette, è stato definito dalla rivista Top Gear una delle migliori strade al mondo per guidare una Ferrari. Questo tratto viene spesso chiuso in caso di maltempo ed è sconsigliato percorrerlo di notte.

La Carretera de la muerte, Bolivia

Questa strada è considerata la più pericolosa del mondo. Situata nelle Yungas della Bolivia settentrionale, si affaccia sulla foresta amazzonica. Vale la pena affrontare il rischio per godere del panorama? Con 200 tornanti, precipizi, frane e cadute di massi, i pericoli sono numerosi e frequenti. Fino agli anni ’90, la strada causava circa 300 morti all’anno. Sebbene oggi il traffico sia stato in gran parte regolato, gli incidenti mortali continuano a verificarsi, e la strada porta un nome tristemente appropriato.

Strada del Canyon di Cotahuasi, Perù

Nel sud del Perù, il viaggio attraverso il terzo canyon più profondo del mondo dura tra le 10 e le 12 ore. La strada, che non è interamente asfaltata, dovrebbe essere percorsa solo da veicoli 4×4. Durante la stagione delle piogge, il percorso diventa particolarmente fangoso e quindi impraticabile.

Passage du Gois, Francia

Nonostante l’alta sicurezza stradale in Francia, esistono ancora percorsi relativamente pericolosi, come il Passage du Gois, che collega l’isola di Noirmoutier alla terraferma. Questo tratto, che attraversa l’Atlantico, è coperto dall’acqua per gran parte del tempo. È fondamentale prestare attenzione agli orari delle maree, poiché si ha solo un intervallo di 3 ore per percorrerlo prima che l’acqua lo sommersi nuovamente.

Autostrada Sichuan-Tibet, Cina

Si stima che migliaia di automobilisti siano morti su questa autostrada sin dalla sua costruzione negli anni ’50, un dato che ha dissuaso molti dal percorrerla. La zona è costantemente a rischio di frane e valanghe e, nonostante il nome “autostrada”, il percorso è caratterizzato da numerosi tornanti e curve che attraversano maestose montagne. Chi ha visto il film Himalaya – L’infanzia di un capo (1999) ricorderà le tragiche cadute degli yak sui sentieri più stretti.

Passo Katu-Yaryk, Russia

Situato a 1.200 metri di altitudine, il passo Katu-Yaryk, nella regione siberiana dell’Altai, offre un percorso straordinario per raggiungere la cima della montagna. Tuttavia, è adatto solo a veicoli 4×4, poiché il tratto è prevalentemente costituito da ghiaia scivolosa e privo di protezioni laterali. Il percorso include anche l’attraversamento di piccoli torrenti e pendenze fino al 19%. Nonostante le difficoltà, la vista panoramica sulla valle dalla cima ripaga ampiamente lo sforzo.

Passo Zoji La, India

L’Asia centrale ospita numerosi percorsi pericolosi, tra cui il famoso passo Zoji La, che attraversa l’Himalaya. Questa strada sterrata, priva di parapetti e segnali, è frequentemente colpita da frane e si estende fino a un’altitudine di oltre 3.350 metri. Fortunatamente, è lunga solo 9 chilometri e non è percorribile durante l’inverno.