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Il deserto più spettacolare del pianeta nasconde un segreto incredibile: non crederai ai tuoi occhi

Scopri il grande mistero che avvolge il più grande deserto della Terra.
La storia del deserto
Sei millenni fa, il deserto del Sahara era un paesaggio completamente diverso da quello che conosciamo oggi. In quella regione, che ora è dominata da vaste distese di sabbia, un tempo si estendevano terre fertili e rigogliose. Le antiche incisioni rupestri presenti nel museo d’arte del Tassili N’Ajjer, in Algeria, sono testimonianze straordinarie di quel passato remoto. Queste opere, che risalgono a migliaia di anni fa, raffigurano una fauna che oggi appare incredibile per quella zona, tra cui giraffe, elefanti e rinoceronti. Oltre al loro indubbio valore artistico, queste incisioni sono particolarmente significative perché offrono uno spaccato di come l’ambiente del Sahara sia cambiato in maniera radicale nel corso dei millenni, trasformandosi da una regione rigogliosa a uno dei deserti più estremi del mondo.
La scoperta scientifica
Gli scienziati, utilizzando sedimenti marini e lacustri, hanno scoperto che il Sahara ha vissuto numerosi periodi di “rinverdimento” nel corso degli ultimi otto milioni di anni. Più di 230 di questi eventi sono stati identificati, e si verificano circa ogni 21.000 anni. Questi periodi di rinverdimento hanno creato corridoi vegetati che hanno avuto un impatto fondamentale sulla distribuzione delle specie animali e vegetali, favorendo la migrazione di esseri umani e animali. In particolare, tali corridoi hanno influenzato le migrazioni degli antichi esseri umani fuori dall’Africa, contribuendo alla diffusione delle prime popolazioni umane in altre parti del mondo.
Il segreto del deserto del Sahara
Oggi, un team di esperti in climatologia e antropologia ha sviluppato un modello climatico avanzato che simula con maggiore precisione la circolazione atmosferica sopra il Sahara e l’influenza della vegetazione sulle precipitazioni. Grazie a queste ricerche, è stato possibile comprendere il motivo per cui il Nord Africa diventava verde circa ogni 21.000 anni negli ultimi otto milioni di anni.
La causa di questo fenomeno risiede nei cambiamenti nella precessione orbitale della Terra, un’oscillazione leggera del pianeta durante la sua rotazione. Questo movimento fa avvicinare l’emisfero settentrionale al sole durante i mesi estivi, portando a estati più calde. L’aria più calda ha la capacità di trattenere una maggiore quantità di umidità, intensificando il sistema monsonico dell’Africa occidentale e spostando la cintura pluviale africana verso nord. Questo ha provocato un aumento delle precipitazioni nel Sahara, favorendo l’espansione della savana e delle praterie boscose che si estendevano dal deserto fino al Mediterraneo, creando un habitat ideale per una vasta varietà di piante e animali.
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